La traumatologia dentaria è un ramo dell' odontoiatria che tratta pazienti coinvolti in incidenti riferiti agli elementi dentari. Premesso che le lesioni delle ossa mascellari sono di competenza del chirurgo maxillo-facciale, il dentista saprà quando ritenere opportuno inviare il paziente all'osservazione di quest'ultimo.
Oggigiorno gli incidenti coinvolgenti uno o più elementi dentari sono in costante aumento.
Questo perchè, in maniera direttamente proporzionale, sono in aumento le attività sportive, gli incidenti con monopattini, biciclette, moto e auto, le violenze in strada e domestiche mentre sono sempre insufficienti le adozioni di adeguate protezioni sul lavoro o durante le attività ludico-ricreative.
Un trauma a livello dentario può provocare una serie di effetti come la contusione e/o lacerazione della mucosa orale e delle labbra, la concussione, sublussazione , estrusione, lussazione, intrusione, avulsione, infrazione dello smalto, frattura dello smalto, frattura smalto-dentinale con o senza esposizione pulpare, frattura corono-radicolare con o senza coinvolgimento della polpa, frattura radicolare e frattura alveolare.
Sono tutti paroloni che potreste sentirvi dire dal dentista di fiducia ma che sarà anche pronto a spiegarvi il loro significato.
Quando si verifica un trauma dentario è bene agire con tempestività
in quanto il fattore tempo è inversamente proporzionale al successo. I denti avulsi andrebbero subito reimpiantati. Anche dal genitore presente sul luogo dell'incidente facendo mordere un fazzoletto al bambino per stabilizzare il reimpianto fino all'arrivo al pronto soccorso o all'ambulatorio dentistico. Questo però spesso non è praticabile da personale non odontoiatrico. Nel caso il genitore non riuscisse nell'intento di reimpiantare il dente, andranno fornite alcune indicazioni su come trattare e conservare l'elemento dentario. Il genitore deve evitare di toccare la radice del dente perchè rischierebbe di danneggiare le preziose cellule parodontali ad essa legate e responsabili del successo del reimpianto. Il dente avulso andrebbe conservato nella saliva del bambino che può essere raccolta in un bicchierino.
Evitare di far conservare all'interno della bocca del bambino l'elemento avulso
in quanto potrebbe essere nuovamente espulso col pianto o parlando e quindi nuovamente perso, oppure rischierebbe di essere ingerito o peggio inalato. In mancanza della saliva del paziente la conservazione dell'elemento dentario esorbitato può essere fatta in liquidi di seconda scelta come latte o soluzioni isotoniche. Evitare l'acqua.
Una volta che il bambino e il suo dente saranno arrivati all'attenzione dell'odontoiatra, egli provvederà al reimpianto del dente, non prima di aver raccolto un'attenta anamnesi, e fornendo al bambino e al genitore le indicazioni specifiche da seguire a casa e la prognosi di ciò che potrà accadere nel futuro prossimo e remoto.
Nei momenti di concitazione che seguono la perdita di una porzione di dente o dell'elemento in toto è bene cercare di tenere la calma, consapevoli che seguendo alcune semplici procedure dettate dal dentista, il danno potrà essere minimizzato se non addirittura recuperato. La stretta collaborazione fra odontoiatra, paziente e genitore dello stesso (in caso di paziente in età pediatrica), permetterà di risolvere casi complessi e complicati altrimenti irrisolvibili